Andrea Bocelli: Il Talento non è un merito personale ma un Dono

“Credo in Dio ma anche nella mia voce:

un talento che mi è stato dato in comodato d’uso”

 

Non sono molti gli artisti che vivono il proprio dono come una responsabilità, come un talento affidato da far fruttificare piuttosto che come un merito personale. Uno di questi è il maestro Andrea Bocelli che ho avuto l’onore di conoscere tre giorni fa in occasione dell’inaugurazione degli Europei di calcio. Abbiamo parlato a lungo di fede, di arte, di vita… è stato illuminante!

Andrea Bocelli ha espresso più volte questi concetti:

“Il mio è anche un messaggio di fede, anche dietro alla mia vita, come dietro alla vita di ciascuno, io penso che ci sia una regia precisa. Anche il talento non è un merito personale ma un dono. Ogni vita è una storia a sé che risponde ad una regia precisa…la mia vita è servita se non altro a spiegare a me stesso che non c’è niente per caso nella vita. Senza la fede è difficile dare un senso alla vita. Senza la fede il nostro transito terreno è una tragedia annunciata che, nel migliore dei casi, termina con la vecchiaia, la malattia e la morte. Ho iniziato allora una ricerca perfino spasmodica, che alla fine, grazie a Dio, ha dato buoni frutti”.

I veri artisti come Andrea Bocelli sono emissari di un altro mondo, diffondono la notizia di un altro regno e ci invitano ad elevarci risvegliando nell’essere umano ciò che c’è di più umano! Paul Klee paragona la vita di un’artista a quella di un albero: “…nella sua funzione di tronco, egli non può fare altro che raccogliere ciò che gli viene dalle profondità e trasmetterlo più lontano. Egli dunque fa solo da mediatore: non rivendica la bellezza del fogliame, perché essa è soltanto passata attraverso di lui“.

È bellissima questa immagine dell’albero perché svincola totalmente l’artista dalla vanità del proprio successo, mi viene in mente il paragone evangelico del servo inutile che si limita a compiere ciò che è chiamato a compiere, senza per questo gonfiarsi di orgoglio e autocompiacimento.

Ve lo immaginate un melo che si vanta delle proprie mele, o una quercia piena di sé per aver prodotto delle ghiande! L’acqua bagna, il fuoco brucia e gli artisti producono bellezza, è nella natura delle cose!

Grazie maestro per la tua testimonianza, non la scorderò!

Francesco Astiaso Garcia