“ALZATI E CAMMINA”

La sezione UCAI di San Miniato in mostra a Roma presso la Camera dei Deputati: 

un ambizioso progetto di speranza e di rinascita dai mali del nostro tempo che,

come quella di Lazzaro, possa appagare il nostro bisogno di consolazione e attesa. 

 

da sinistra S. E. Mons. Andrea Migliavacca, Fabrizio Mandorlini e l’Onorevole Maria Teresa Baldini

 

da sinistra: Fratel Gianluigi Poiré, Fabrizio Caccia (Corriere della Sera), Onorevole Maria Teresa Baldini, Brunella Bolloli (Libero) e Fabrizio Mandorlini

 

Tra le province di Pisa e Firenze, nel Comune e Diocesi di S: Miniato, si trova un piccolo borgo che si affaccia sulla campagna Toscana, tra ulivi secolari e vecchi insediamenti modellati dal tempo. Qui si erge la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo al Pino, luogo di accoglienza, incontro e preghiera, nato a poche centinaia di metri dall’antico lebbrosario dedicato a San Lazzaro di Betania.

La figura di questo santo è ben evidenziata nel Vangelo di Giovanni, come simbolo di un ritorno dell’anima nel corpo terreno. Nella parabola, infatti, Gesù viene a ridare all’amico la vita fisica, come segno della definitiva salvezza dell’uomo e come prefigurazione della sua stessa resurrezione. È un messaggio di annuncio e misericordia verso l’umanità intera, in cui si abbatte il mistero della morte per mano della pienezza di Dio che è vita eterna.

Proprio per rivitalizzare l’antico e forse dimenticato culto di San Lazzaro nella piccola chiesa del suo paese, circa quaranta anni fa il giovane parroco Don Lidio Freschi ebbe l’idea di organizzare un Palio, abbinando l’attività storico-folcloristica a un percorso artistico e commissionando al pittore Giorgio Giolli una tela in cui si dovesse interpretare il miracolo raccontato dall’Evangelista.  A partire dunque dal 1982 le opere si sono aggiunte ogni anno, fino a formare una vasta collezione, unica nel suo genere, che annovera tra le sue firme non solo valenti artisti samminiatesi, ma anche autori quali Salvatore Fiume, Remo Brindisi, Bruno Gandola, Natale Addamiano e altri della prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Brera. I festeggiamenti si sono avvalsi nel tempo anche del contributo di sbandieratori che hanno creato una tradizione perpetuata fino ai nostri giorni.

Il prosieguo dell’iniziativa così amata nel borgo è stato poi rinnovato con l’arrivo nella chiesa del padre francescano Gianluigi Poirè, che coadiuvato dall’impegno dell’artista Ermanno Poletti ha dato una nuova linfa vitale alle manifestazioni e alla raccolta di opere, ricreando il senso profondo di interazione con la comunità. Tutto ciò rappresenta a pieno lo spirito artistico del nostro paese fatto anche di piccole grandi realtà, a testimonianza del desiderio di valorizzazione del territorio e della tradizione che si pone come tesoro e memorie per tutte le generazioni.

Il triste periodo della pandemia da Covid-19, ha purtroppo interrotto le celebrazioni del Palio di San Lazzaro e la prevista collocazione dell’opera pittorica di Pietro Marchese, artista formatosi all’accademia di Brera, che a pieno titolo è ugualmente entrata a far parte della eccellente collezione dei dipinti.

Le produzioni artistiche conservate nella chiesa del Pino sono state in seguito sottoposte all’evidente attenzione dell’onorevole Maria Teresa Baldini che con il presidente dell’UCAI di S. Miniato, il giornalista Fabrizio Mandorlini, ha pensato e organizzato l’esposizione delle opere a Roma, presso la Camera dei Deputati, nella sala del Cenacolo all’interno dello splendido complesso Valdina. Ciò è stato reso possibile grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di S. Miniato e del Consorzio Conciatori di ponte a Egola e alla collaborazione dell’associazione della Fiera del Libro Toscano.

 

L’attuazione dell’ambizioso progetto ha dato valore alla creatività, alla bellezza e alla fede, rappresentando non solo l’importanza dell’arte, ma anche la testimonianza e la speranza di una rinascita dai mali del nostro tempo che, come quella di Lazzaro, possa appagare il nostro bisogno di consolazione e attesa. Un significato sopratutto oggi attuale, in un momento di smarrimento causato anche dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo, per poter ritrovare energie assopite e contrastate.

La mostra dal titolo “Alzati e cammina” è stata pertanto un’occasione unica che è stata apprezzata da varie personalità del mondo della politica, delle associazioni legate al mondo cattolico e dei giornalisti di varie testate. L’esposizione dei dipinti, ha annoverato la visita tra gli altri del Vescovo di S. Miniato Andrea Migliavacca, del presidente della Fondazione Cassa Risparmio di S. Miniato Antonio Guicciardini Salini, del Consigliere comunale di S. Miniato Michele Fiaschi e dei membri dell’Associazione Nazionale UCAI, nelle persone della Presidente Fiorella Capriati e del Segretario Francesco Astiaso Garcia.

L’iniziativa intrapresa dalla sezione UCAI di S: Miniato è riuscita a evidenziare il senso profondo dell’arte contemporanea e dell’identità dei singoli artisti che si sono espressi inserendo nelle tele non solo le proprie tecniche, ma anche il loro vissuto personale, le esperienze e le passioni della vita. Quaranta tele ricche di significati teologici, etici e universali, ricchezza di ognuno di noi, che hanno evidenziato la bellezza del patrimonio artistico, specchio universale della storia e dello scibile umano.

Silvia Giannoni

 

Il Presidente Ucai di San Miniato Fabrizio Mandorlini con il Vescovo di San Miniato Mons. Andrea Migliavacca