Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022

“La forza del canto può evocare la parola di Dio e contribuire a generare

ovunque uno spirito di fraternità” Papa Francesco

 

 

 

Alcuni la chiamano “musica leggera” probabilmente perché apre al divertimento e al ballo; in realtà però esiste anche un impegno artistico che spesso tocca l’esistenza dell’uomo, che trascende il valore del quotidiano inserendosi su aspetti culturali e forme religiose. Lo constata il mondo della musica di parolieri e compositori innanzi tutto impegnati anche nel descrivere valori cristiani e nel difendere il buon senso di sfide schiuse a tenori di vita a misura d’uomo. Penso in particolare al vero lavoro musicale profuso in Romagna da Raul Casadei e alle preziose note dell’Orchestra Italiana Bagutti, che spesso intercala pezzi musicali frivoli con contenuti di alto stile religioso e sociale. Basta ricordare l’echeggiare di inni dedicati alla Vergine Maria e alla patria, di richiami alla preghiera e alla difesa alla famiglia del passato, di simboli legati al catechismo, alla fede, alla speranza e all’amore cristiano. Tutti beni che fanno parte dell’usuale giornaliero di fitte aspirazioni e di lusinghe, di stupori e di persone che faticano nel fronteggiare le condizioni del giorno, oppure sorridono al nascere di bellezze e profumi nuovi.

 

Artisti, per citarne due, che sanno inneggiare con il canto, al papa venuto da lontano, come la cantante, Federica Cocco, o narrano i sogni di un “clochard”, come Matteo Rensi. Artisti che non nascondono la scelta della sacralità, ma si fermano in preghiera e colorano la loro devozione nella “chiesetta delle rose” dedicata alla Madonna. Esistono una letteratura e numerose spartiture, colme di serenità e di pace, che guizzano di gioia nella consapevolezza che “la bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente”, direbbe san Giovanni Paolo II. Artisti che si innamorano di Dio e interpretano gli accenti di un amore profondo verso il trascendente e, come sant’Agostino, pregano il Signore, riconoscendo: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato”.

 

Nel segno di inusitati prestigi, la fede e la sensibilità di alcune persone, che conoscono il valore del canto sacro come bellezza e passione del vero e del buono, si sono messe in gioco e hanno voluto accompagnare il 72° Festival della canzone di Sanremo con una iniziativa musicale, che certamente accontenta chi ha simpatia per la “kermesse” religiosa. Nasce così la prima edizione del “Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022”, tenutasi nella città dei fiori in contemporanea con il tradizionale festival, senza nessuna competizione ed eventuali contrasti. L’evento è durato tre giornate e si è svolto nei pomeriggi dal 3 al 5 febbraio, nell’auditorium di “Villa Santa Clotilde Opera Don Orione”. L’idea e la conduzione della “kermesse” è stata del cantautore fiorentino, Fabrizio Venturi, insieme a DJ Mitch di Radio 105, inviato delle “Iene”, Gaetano Gennai e Valentina Spampinato e la partecipazione di Marta Bucciarelli. L’iniziativa, patrocinata dal comune di Sanremo, in collaborazione con la diocesi di Ventimiglia-Sanremo, si è avvalsa dell’attenzione della Radio Vaticana, che ha seguito e raccontato la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana, considerato il recente intervento di papa Francesco, il quale «ha ricordato che la forza del canto e della musica può evocare la parola di Dio e contribuire a generare ovunque uno spirito di fraternità».

 

Il festival cristiano ha avuto un buon successo di pubblico: vi hanno partecipato una trentina di cantanti in gara, presentando argomenti inneggianti a Dio, ma anche ispirati alla preghiera, alla amicizia, alla gratitudine per una fede gratuita, che tocca la grazia del cuore e dello spirito.  Si è classificato al primo posto il frate brasiliano, Vinicius Sotocorno, con il brano: “Vale la pena”, con il quale “canto la mia fede – dice – ed anche le esperienze che incontro nel mio cammino”. Il secondo posto è stato appannaggio del rapper Shoek con la canzone: “Nuova razza”, che ha ricevuto pure il premio del Mei. Terza classificata è stata Stella Sorrentino, con la canzone: Lui è l’amore”. Soddisfatto dell’evento è stato Fabrizio Venturi, il quale ha rilasciato ad “Avvenire” una interessante e serena dichiarazione: «La prima edizione del Christian Music Festival Sanremo 2022 – Festival della canzone cristiana, si prefigge di trasmettere i valori cristiani mediante la canzone. L’intento, è quello di realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede». Il Festival infatti vuole –continua il cantautore fiorentino – «lodare Dio attraverso la musica nella Città dei fiori, ossia a Sanremo, che è il luogo che meglio rappresenta l’Italia musicale. Non in contrapposizione con il Festival, ma anzi in armonia con esso». Anche il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Antonio Suetta, ha coinvolto la diocesi con il patrocinio all’iniziativa perché a suo parere si tratta di «un’iniziativa molto bella sia dal punto di vista artistico, sia da un punto di vista più ecclesiale perché in genere gli artisti che si esibiscono in questi eventi provengono da una appartenenza ecclesiale molto significativa. Quindi credo che sia anche una bella occasione testimoniale».

G. Battista Gandolfo