Gli animali sono doni del Signore, come tutto il creato!
L’artista, illustratore, fumettista, pittore e scultore Alfredo Brasioli (Bovolone 1935-Roma 2016) è sempre stato convinto di questo fin dall’infanzia trascorsa felice nelle campagne bovolonesi, ricche di ampi prati, svettanti filari di alberi e di serpeggianti canali!
Proprio nel fanciullesco gioco con la natura scoprì e sperimentò il dono del disegno dal vero. E questo scaturito per capirla meglio, per farla propria e poi per comunicarla agli altri! Fu sempre, per tutta la vita, arricchendosi via via di conoscenze scientifiche ed esperienziali anche di elevato livello, un ammirato studioso, un appassionato osservatore, un rispettoso custode di flora e fauna.
Ovviamente egli fu sempre convinto che, come tutto il resto, gli animali non vanno mai maltrattati ma invece curati, come il buon pastore biblico fa con le sue pecore.
Ben si radica nella fede di Alfredo la certezza che l’animale è la prima delle opere viventi operata e offerta al mondo da Dio.
Alfredo fu un fine cultore della classificazione tassonomica e sistematica di Linneo (1707-1778) e della nomenclatura scientifica del mondo animale, ed è sempre stato affascinato dal fatto che, sempre, secondo la sua amata Genesi della Bibbia, il Creatore condusse gli animali all’uomo per vedere proprio come egli li avrebbe chiamati, affidando infondo alla capacita, all’intuito ed all’acume dell’uomo, il privilegio di nominarli. Prima con nomi affettivi e familiari certo ma poi, come sappiamo noi oggi supportati dalle scienze biologiche, di catalogarli nella corretta sequenza, trovando ad ogni singolo, dal più piccolo al più grande, il suo speciale, globale ed insostituibile ruolo nel Creato.
Alfredo fu sempre convinto che l’azione dell’uomo di mettere un nome agli animali, così come invitato a fare da Dio, andò sempre al di là della semplice utilità del chiamare un animale, ma invece si inoltra e si spinge al conferendogli una identità, una caratteristica.
Capisce che gli animali sono in fondo, soprattutto nel mondo arcaico della pastorizia, la continuazione propria della vita stessa dell’uomo e della sua comunità, ciò che permette davvero a loro di sostenersi ed esistere fisicamente ed anche di identificarsi socialmente, al mondo.
Da tale semplice, ma basilare rapporto, nasce sicuramente il rispetto e la premura, che gli animali meritano da parte dell’uomo, e che conseguentemente le eleva ad una identità piena di dignità. E del resto è forte e chiara nell’animo di Alfredo l’affermazione di Gesù, circa il pastore ideale, che chiama le sue pecore, amabilmente e ciascuna con il proprio nome. Da questo rapporto, da questo serrato equilibrio e da questa vicendevole armonia nasce, successivamente in un certo memento nella sua vita di artista il motus di rappresentare gli animali, spesso per comunicare loro tramite, dei sentimenti, delle azioni e relazioni, degli stati d’animo, anche complessi dell’uomo, che gli animali sanno comunicare con semplicità, immediatezza e completezza al contempo.
E cosi nella sua immensa, umile e raffinatissima opera artistica Alfredo posizionerà spessissimo nelle sue vicende illustrate, gli animali. Al centro o a lato, ma sempre con uguale sorprendente dignità di partecipazione all’avvenimento umano. Soprattutto per veicolare ai bambini ed ai ragazzi i messaggi dei Santi Vangeli o di testimonianze di esemplari azioni da parte di uomini Santi.
Le centinaia e centinaia di opere di illustrazione, eseguite in oltre 60 anni di attività, sui libri di Catechesi e scolastici, su poster, fumetti, diari, agende, dischi, calendari e messalini sono spessissimo dedicate agli animali.
Disegnandoli dal vero nella natura, copiandoli dalle innumerevoli enciclopedie e riviste presenti nel suo studio, lui li fa propri. In ogni loro dettaglio, in ogni loro movimento, comportamento ed azione peculiare della loro vita. Si sente forte che dai disegni di Alfredo essi si offrono di presentare al mondo la bellezza, e la complessità del Creato!
La composizione estetica generale è sempre elegante e classicamente intesa, e l’animale, è teso tra l’energico movimento e la monumentale staticità, e sia che sia centrale protagonista o una periferica apparizione, assume sempre il ruolo di speciale tramite con Dio.
Alfredo morirà ad 81 anni a causa di una insospettabile malattia, vista la vita condotta nella semplicità e correttezza, lasciando sul suo tavolo da lavoro nel suo studio, una ampolla di vetro, una biosfera di 15 cm di diametro, colma di pulsante vita, e soprattutto delle sue amatissime Daphnie (piccoli crostacei cladoceri planctonici) che lo riportavano quotidianamente alla cura Divina nel piccolo dettaglio e all’immensità irraggiungibile del Creato, e sicuramente ai corsi d’acqua dei giochi della fanciullezza di Bovolone.
Concludendo possiamo attestare che per Alfredo, tramite la sua bellissima arte espressa con suoi sapienti segni a matita ed i suoi raffinatissimi colori stesi finemente a pennello, gli amati animali sono sempre stati la sua costante intima preghiera, devota, totale e colma di gratitudine, all’opera del Creatore!
Elena e Paolo Brasioli
(per contatti alfredobrasioli@gmail.com)