L’appello del Papa agli artisti: il vostro genio racconti in modo nuovo il fascino del Vangelo

Il Papa firma la prefazione al volume edito da Marsilio “Una trama divina. Gesù in controcampo” di padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.
Il testo di Papa Francesco termina con un deciso appello agli artisti:

“…Come parlare di Gesù? Quale linguaggio usare? Come presentare questo “personaggio” che ha cambiato la storia del mondo? È una delle sfide del libro. Certo, non con il linguaggio dell’abitudine. Il linguaggio della vera tradizione è vivo, vitale, capace di futuro e di poesia. Il linguaggio dell’abitudine è invece stantio, noioso, cerimonioso, ovvio. La Chiesa deve stare attenta a non cadere nella trappola del linguaggio banale, delle frasi che si e ripetono in modo meccanico e stanco.

Il Vangelo deve essere fonte di genialità, di sorpresa, capace di scuotere nel profondo. Il peggio che possa accadere è tradurre la potenza del linguaggio evangelico in zucchero filato: attutire l’impatto delle parole, smussare gli angoli delle frasi, addomesticare il senso del discorso. Quanto sono importanti le parole! Gli artisti, gli scrittori, proprio per la natura della loro ispirazione, sono in grado di custodire la forza del discorso evangelico.

Oggi risuona nel mondo un’«eco di piombo», per usare un’espressione del poeta gesuita Gerard Manley Hopkins. Faccio un appello: in questo tempo di crisi dell’ordine mondiale, di guerra e grandi polarizzazioni, di paradigmi rigidi, di gravi sfide a livello climatico ed economico abbiamo bisogno della genialità di un linguaggio nuovo, di storie e immagini potenti, di scrittori, poeti, artisti capaci di gridare al mondo il messaggio evangelico, di farci vedere Gesù“.