Memoria di San Paolo VI 29 maggio

Oggi celebriamo la memoria di San Paolo VI, nostro fondatore.

Ricordiamo alcune sue parole come invito alla riflessione e all’azione, chiedendo la sua certa e potente intercessione per noi membri dell’UCAI, affinché rinnoviamo e vivifichiamo con le sue profetiche parole la nostra Unione.

“Facciamo immediatamente una domanda a noi stessi: se questo fosse il nostro destino, quello di professarci ‘medici’ di quella civiltà che andiamo sognando, la ‘civiltà dell’amore’? Il nostro primo dovere è appunto questo: dedicarci alla cura, al conforto, alla assistenza anche con qualche sacrificio nostro, se occorre, per il bene di quella umanità che vorremmo vedere civile felice; e se è così, non sarebbe bene orientato il nostro programma? Sì, fratelli! Allora la patologia sociale è il primo campo del nostro cristiani interesse: bisogna avere sensibilità e amore per l’umanità che soffre, fisicamente, socialmente, moralmente … sogniamo noi forse quando parliamo di ‘civiltà dell’amore’? No, non sognamo. Gli ideali, sia autentici, essere umani non sono sogni, sono doveri. Per noi cristiani specialmente. Anzi, tanto più questi si fanno urgenti e affascinanti, quanto più rumore di temporali turbano gli orizzonti della nostra storia. E sono energie, sono speranze” San Paolo VI, 31 dicembre 1975, in P. Macchi, Paolo VI nella sua parola (Morcelliana:: Brescia, 2001), 361.