La giuria composta dal critico d’arte Cinzia Folcarelli, dal giornalista Dante Fasciolo, dall’artista Francesco Astiaso Garcia, dal disegnatore umoristico Lucio Trojano, dal critico d’arte Mario Dal Bello e dalla fotografa Haidi Stortiglione ha assegnato i premi della seconda edizione del Premio Internazionale La Pigna.
Lo scorso 20 novembre, nella Galleria La Pigna di Roma, sede della sezione UCAI Roma, si è
conclusa la seconda edizione del Premio Internazionale La Pigna intitolato a Carlo Marraffa,
compianto direttore della citata galleria. E’ stata una bella manifestazione che quest’anno ha visto
una più ampia partecipazione di fotografi, poeti e scultori che si sono aggiunti ai pittori in genere
ben rappresentati. Così come indicato nel bando del Premio, il tema proposto per questa edizione,
l’acqua, è stato scelto tra quelli individuati dall’ONU per l’anno in corso e nella fattispecie, per il
decennio 2018- 2028. Gli artisti si sono quindi confrontati su questa tematica con risultati molto
interessanti, sottolineando nelle loro opere sia l’acqua come elemento imprescindibile per la vita
umana e animale, che l’acqua intesa in senso spirituale riportando a Gesù Cristo quale sorgente
della vera vita. E così la scultura dell’artista Anna Maria Gagliardi “Concrezione marina” (Secondo
Premio per la Scultura) ha richiamato la necessità di acque trasparenti e incontaminate
imprescindibili perché possano formarsi quelle barriere coralline così fondamentali per la vita
marina e quindi per la pesca nonché per la difesa delle popolazioni costiere dall’erosione marina.
La pittrice Barbara Calcei, Primo Premio per la Pittura, nella sua opera “Metamorfosi”, nel
raffigurare una busta di plastica che si tramuta in donna, ha invece sottolineato il tema
dell’inquinamento marino da nanoplastiche ormai tristemente entrate nella catena alimentare
ittica con conseguenze ancora non note sulla salute umana. Altri invece, come la pittrice Maria
Mosconi con il suo “Se fosse tuo figlio” hanno invece voluto raffigurare il dramma dell’umanità
assetata, triste realtà di un numero sempre crescente di paesi africani e drammatica conseguenza
diretta del riscaldamento globale. Particolarmente interessanti sono state anche le poesie che
hanno visto Marina Enrichi (Presidente di UCAI Padova) vincere il Primo Premio con “Acqua”
mentre il secondo premio è andato a Silvia Polizzi (socia della nostra sezione) e il terzo al poeta
Vittorio De Seriis. Il Primo premio per la fotografia è andato quest’anno a Gaetano Carosi, giovane
fotografo esordiente che, con il suo “L’Acqua fonte della vita” ha voluto far riflettere sulla
preziosità dell’acqua come fonte di vita avvicinandola alla maternità fonte di vita per eccellenza. Il
secondo Premio è andato a Fulvio Fabi con i suoi “Pescatori di halibut” e il terzo ad Angelica
Soldati.
Nel complesso ritengo l’edizione di quest’anno sia la conferma della bontà dell’iniziativa. La
partecipazione di artisti a grande maggioranza non soci della sezione UCAI Roma dimostra
l’interesse che la nostra iniziativa ha suscitato e suscita. Segnalo poi, con particolare piacere, la
presenza di diverse sezioni UCAI (UCAI Padova, UCAI Milano) a dimostrazione del desiderio sincero
degli artisti UCAI di condividere iniziative e progetti e scambiare conoscenze, di sezioni del
Movimento Laudato Sii, nostro importante sponsor del progetto per comunanza di intenti e
condivisone di valori, di altre associazioni come Amici del Proesepium o ancora di ARA
(Associazione Acquerellisti Romani) insieme ad altri non affiliati ad alcun sodalizio ma tutti
ugualmente interessati a partecipare all’evento.
Il Premio è intitolato a Carlo Marraffa direttore della Galleria La Pigna per oltre 10 anni e per molti
soci della nostra sezione questo evento è un modo per ricordare la sua competenza, la sua
professionalità ma soprattutto il suo affetto nei confronti di tanti di noi che hanno avuto la fortuna
di conoscerlo.
Incentrare il Premio su una riflessione profonda sulla custodia della Terra intesa come “casa
comune”, su una visione del nostro pianeta come un solo unico ambiente a disposizione di tutti e
non di una ridotta élite, così come suggeriscono le encicliche di Papa Francesco, ci ricorda e
richiama con forza il ruolo che noi artisti possiamo avere nel mondo portando messaggi di
autenticità grazie alle nostre immagini e alle nostre parole. Un compito certamente non facile ma
sicuramente necessario per crescere come artisti e come persone.
Letizia Cavallo
Presidente della sezione Ucai Roma 1