Riprendiamo una parte del discorso pronunciato da San Paolo VI al Regina Coeli della festa d i Pentecoste del 1970, dove, per la prima volta, parla della civiltà dell’amore e della pace, e della fratellanza della famiglia umana, anticipando tanti documenti ed azioni dei suoi successori, come il documento sulla Fratellanza Umana, firmato il 3 febbraio 2019 da Papa Francesco e il Presidente della Università Islamica Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.
Invochiamo lo Spirito Santo perché illumini l’arte per la costruzione di una civiltà dell’amore e della pace.
“E per quanto possa sembrare strano, la Pentecoste è altresì un avvenimento che interessa anche il mondo profano. Scaturisce da essa se non altro una nuova sociologia, quella penetrata dai valori dello spirito, quella che descrive la gerarchia dei valori, e si polarizza verso i veri e più alti destini umani, quella che ha il senso della dignità della persona umana e del costume civile, quella specialmente che tende risolutamente a superare le divisioni ed i conflitti fra gli uomini, e a fare dell’umanità una sola famiglia di figli di Dio, liberi e fratelli. Ricordiamo come simbolo ed inizio di questa difficile storia il miracolo delle lingue diverse, rese dallo Spirito a tutti comprensibili. È la civiltà dell’amore e della pace, che la Pentecoste ha inaugurato; e tutti sappiamo se ancor oggi di amore e di pace abbia bisogno il mondo! “ San Paolo VI, Regina Coeli, 17 maggio 1970.